In un mondo sempre più frammentato e volatile, il private banking non ha mai svolto un ruolo cruciale o complesso come oggi. Mentre le tensioni geopolitiche stravolgono gli equilibri dei mercati globali e i progressi tecnologici ridisegnano i confini del servizio personalizzato, sorge spontanea una domanda: in che modo il private banking può aiutare ad affrontare l’attuale incertezza e a prosperare nel mondo del futuro?
Ne parliamo con Xavier Bonna, Socio gestore di Lombard Odier. Porta con sé una vasta esperienza, nonché un’eredità che affonda le radici nella tradizione. Esponente della sesta generazione della famiglia Bonna in questo ruolo, Xavier incarna una combinazione unica di retaggio storico e visione prospettica. In questa intervista ci dà la sua opinione sulle tendenze che guidano il settore del private banking, il potere trasformativo della tecnologia e l’evoluzione delle priorità di una nuova generazione di investitori. Scopriamo insieme a lui in che modo il private banking può tracciare la rotta da seguire in un mondo complesso e frammentato, offrendo stabilità, innovazione e crescita ai clienti facoltosi (high net worth individual).
Quali sono le tendenze più significative che plasmeranno il futuro del private banking nei prossimi 5-10 anni?
Innanzitutto, gli investimenti sostenibili. Se oggi un private banker non ha competenze solide in materia di sostenibilità, è fuori dal gioco per gli investitori sotto i 40 anni. Questa tendenza è destinata a rafforzarsi man mano che le nuove generazioni ereditano i patrimoni e le attività di famiglia. Vediamo numerose differenze tra genitori e figli, ma la più importante riguarda l’atteggiamento nei confronti degli investimenti sostenibili.
Se oggi un private banker non ha competenze solide in materia di sostenibilità, è fuori dal gioco per gli investitori sotto i 40 anni
L’intelligenza artificiale dovrebbe avere a sua volta un impatto rivoluzionario. Tuttavia, da parte nostra preferiamo parlare di “intelligenza aumentata”, perché la consideriamo uno strumento in grado di aiutarci a operare in modo più efficiente e a prendere decisioni migliori, senza però rinunciare alla supervisione umana. Ciò è particolarmente vero nel caso degli investimenti.
Arriviamo così al discorso più generale della rivoluzione digitale. L’integrazione digitale è destinata a svolgere un ruolo sempre più importante nel private banking. I clienti vogliono avere facile accesso alle informazioni sui loro investimenti, dati più dettagliati e processi più efficienti.
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In che modo le nuove tecnologie come IA e blockchain trasformeranno radicalmente le modalità con cui le banche private forniscono servizi personalizzati ai loro clienti?
Queste tecnologie permetteranno di aumentare la sicurezza e di fornire ai clienti accesso alle informazioni personalizzate che ritengono più importanti. Le banche che non adotteranno l’IA e l’innovazione digitale verranno presto lasciate indietro.
I canali digitali sono essenziali nell’interazione quotidiana con i nostri clienti per tutto ciò che riguarda i loro investimenti e le loro esigenze. In Lombard Odier abbiamo sviluppato piattaforme digitali proprietarie dotate di interfacce intuitive e sicure.
Tuttavia, la cosa più importante è che le banche private devono rimanere umane. Per Lombard Odier, “non siamo venditori” non è solo uno slogan di marketing: ci impegniamo a conoscere davvero i nostri clienti per costruire soluzioni a lungo termine su misura per loro.
Qual è l’approccio della nuova generazione nei confronti degli investimenti sostenibili e degli investimenti in generale? Quali sono le differenze principali che emergono rispetto alle generazioni precedenti?
Ovviamente non si possono trarre conclusioni universalmente valide, ma in generale i membri della nuova generazione appaiono più attenti al pianeta e all’ambiente e la maggior parte di loro vuole investire in modo sostenibile. Per noi non si tratta soltanto di costruire strategie d’investimento ambiziose in grado di generare performance elevate, ma anche di fornire un’informativa pertinente e precisa dell’impatto degli investimenti e dei modelli operativi sul mondo reale.
Le nuove generazioni vogliono anche capire meglio i loro investimenti e partecipare in prima persona assumendo un ruolo più attivo. Ai clienti che si trovano all’inizio del loro percorso di gestione patrimoniale offriamo una formazione personalizzata a cura dei nostri analisti ed esperti di macroeconomia, investimenti o sostenibilità, affidandoci all’occorrenza al contributo di specialisti esterni.
Le nuove generazioni vogliono anche capire meglio i loro investimenti e partecipare in prima persona assumendo un ruolo più attivo
Ad esempio, possono voler conoscere il funzionamento generale dei mercati finanziari, saper valutare la sostenibilità delle aziende o comprendere le opportunità e le sfide insite negli attivi privati. Il nostro obiettivo non è dire ai clienti cosa devono fare, ma accompagnarli perché imparino a cogliere l’impatto dei loro investimenti e a prendere decisioni informate.
Pensando all’attuale panorama economico globale, compreso il dibattito in corso in ambito commerciale e geopolitico, quali sono le sue previsioni per la conservazione e la crescita del patrimonio delle famiglie facoltose nel resto del 2025?
Da un certo tempo la geopolitica è una delle preoccupazioni principali di molti clienti ed è diventata ancora più attuale con l’annuncio dei nuovi dazi doganali da parte del Presidente Trump. Ma ciò non significa che gli investitori facoltosi debbano vivere con paura il resto dell’anno. I dazi potrebbero determinare una contrazione della crescita, ma non prevediamo una recessione globale nel prossimo futuro.
Nel complesso sono ottimista circa le prospettive per il resto dell’anno. Vediamo nuove opportunità in numerose aree, come le infrastrutture digitali e quelle per l’energia pulita, nonché negli attivi privati. Ma ovviamente non mancano sfide significative e gli investitori devono rimanere vigili. In tempi volatili come questi diventa ancora più importante poter contare su una gestione attiva anziché passiva e avere accesso ai migliori gestori.
Nel complesso sono ottimista circa le prospettive per il resto dell’anno. Vediamo nuove opportunità in numerose aree, come le infrastrutture digitali e quelle per l’energia pulita, nonché negli attivi privati
Le potenziali modifiche delle politiche climatiche sono al centro di grandi dibattiti e potrebbero influenzare i comportamenti delle aziende e degli investitori. Quale sarà il loro impatto sulle tipologie di investimenti a disposizione dei clienti di private banking e cosa si può fare per prepararsi all’incertezza?
Negli ultimi anni alcune strategie climatiche sono state contrastate dagli attori politici, come nel caso dell’ordine esecutivo del Presidente Trump per il ritiro degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi e del suo slogan “Drill, baby, drill” a favore della produzione petrolifera statunitense. Tuttavia, gli impegni per il clima preesistenti al di fuori degli Stati Uniti proseguono con forza ed è probabile che siano guidati dall’Unione europea e, soprattutto, dalla Cina.
Per gli investitori ciò che è importante è avere un’esposizione ridotta alle aree più dipendenti dalla sfera politica (come quelle che ricevono sovvenzioni pubbliche) e puntare maggiormente su segmenti guidati dal mercato, come le infrastrutture energetiche e digitali.
Un altro esempio è quello dell’agricoltura rigenerativa e di precisione, la cui crescita dovrebbe essere trainata almeno in parte dall’esigenza di adattamento agli effetti materiali dei cambiamenti climatici. Ciò sta diventando sempre più rilevante in alcuni segmenti dell’attuale sistema alimentare, non a causa delle politiche, ma come conseguenza della realtà innegabile dell’aumento delle temperature e degli eventi meteorologici estremi sempre più frequenti.
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Per quanto riguarda la gestione del patrimonio di famiglia tra diverse generazioni, quali sono i principali cambiamenti in atto a livello di priorità e temi principali? In che modo il settore del private banking, e in particolare Lombard Odier, stanno modificando il proprio approccio alla luce dell’evoluzione di queste dinamiche?
Un aspetto essenziale, che ho già citato prima, è che gli esponenti delle nuove generazioni vogliono partecipare attivamente ai loro investimenti e si interessano di finanza fin da giovani. Il mio consiglio per i genitori delle prossime generazioni è di coinvolgere i loro figli il prima possibile.
Anche se partecipano soltanto in veste di osservatori, i figli cominciano a familiarizzarsi con il linguaggio della finanza e della gestione patrimoniale
Questo aspetto fa parte della proposta esclusiva di Lombard Odier. Capita anche a me di incontrare clienti accompagnati dai figli adolescenti. Ovviamente vengono coinvolti in maniera graduale e accuratamente pianificata con i genitori perché tutti i presenti si sentano a loro agio. Ma anche se partecipano soltanto in veste di osservatori, i figli cominciano a familiarizzarsi con il linguaggio della finanza e della gestione patrimoniale e scoprono che un patrimonio di una certa entità offre senz’altro opportunità, ma comporta anche una serie di rischi e responsabilità.
Al di fuori degli investimenti tradizionali, quali sono le esigenze nascenti o sempre più importanti che rileva tra i suoi clienti (legate ad attivi come opere d’arte, attività filantropiche o altre aree complesse) e come sta cambiando il settore per soddisfare questa domanda di una gestione patrimoniale più olistica?
La filantropia è un’area che spesso coinvolge le nuove generazioni. Sempre più spesso i clienti chiedono di essere coinvolti in progetti filantropici fin da giovani e i gestori patrimoniali devono essere in grado di assisterli. In Lombard Odier possiamo aiutare i nostri clienti in tanti modi diversi, attraverso il lancio di progetti o fondazioni individuali oppure attraverso la nostra fondazione, Fondation Lombard Odier.
Anche questa è un’area che può fare da ponte tra le generazioni. Prima di parlare di importi e investimenti specifici, è importante discutere i progetti per il futuro e definire i valori condivisi tra le generazioni. Possiamo non essere d’accordo su tutto, ma una base comune e una serie di valori condivisi chiaramente espressi agevolano enormemente questa conversazione e la gestione del patrimonio di famiglia. Un primo passo concreto può essere la costituzione di un fondo d’investimento di famiglia dedicato a un tema particolare o il lancio di un progetto filantropico con la partecipazione di tutte le generazioni della famiglia.
La filantropia è un’area che spesso coinvolge le nuove generazioni
Anche l’arte svolge un ruolo di primo piano, dato che per molte famiglie facoltose le collezioni d’arte rappresentano una quota significativa del valore del patrimonio complessivo. Per gestire questi attivi, tenendo in particolare considerazione le relative ripercussioni fiscali, i gestori patrimoniali devono costruire reti di competenze composte anche da specialisti esterni, perché nessun gestore può conoscere a fondo ogni singolo aspetto del patrimonio, compresi i generi e i periodi dei movimenti artistici. Oggi è sempre più vero che la gestione patrimoniale deve avere un’impostazione olistica e deve poter contare sulla collaborazione di esperti in aree differenti.
Gli attivi privati sono un altro segmento in continua espansione. Non sono più soltanto un interessante elemento accessorio, bensì rivestono un ruolo sempre più centrale nei portafogli apportando diversificazione, resilienza e potenziale di crescita. Infatti, un numero sempre maggiore di opportunità d’investimento di rilievo è ormai accessibile soltanto attraverso i mercati privati e i private banker devono costruire relazioni e reti solide per poterle sfruttare.
Nell’attuale panorama economico globale, quali consigli generali può dare ai clienti facoltosi per aiutarli ad affrontare le potenziali incertezze e a proteggere il loro patrimonio nei prossimi mesi?
La prima raccomandazione: non farsi prendere dal panico. Nell’attuale contesto può sembrare che le cose si trasformino molto rapidamente e che il mondo intero stia cambiando troppo in fretta. Gli investitori potrebbero cadere nella tentazione di correre ancora più forte per non perdere il ritmo. Ma in Lombard Odier crediamo che in un contesto frenetico sia meglio prendersi una pausa, fare un passo indietro e guardare il quadro d’insieme. È ciò che gli investitori facoltosi devono lasciar fare al loro private banker in questo preciso momento storico. È per questo che la fiducia tra il private banker e i suoi clienti è così importante.
Appartengo alla sesta generazione di una famiglia di banchieri al servizio di Lombard Odier. Siamo legati da più di due secoli a questa società, che come tutti ricordiamo è stata fondata nel 1796. In tutto questo tempo la banca è cresciuta e si è rafforzata, superando più di 40 crisi finanziarie. È per questo che siamo certi di saper reagire con la giusta calma, perché come istituto, e nel mio caso personale come famiglia attraverso le generazioni, abbiamo già vissuto tante altre volte circostanze simili a queste.
Vorrei ricordare ai clienti facoltosi che in un periodo di cambiamento e volatilità come quello attuale difficilmente si registrano rialzi generalizzati. In tempi come questi la gestione attiva diventa quindi particolarmente significativa.
In Lombard Odier crediamo che in un contesto frenetico sia meglio prendersi una pausa, fare un passo indietro e guardare il quadro d’insieme
Guardando al futuro, quali sono le competenze e le capacità chiave che i private banker dovranno sviluppare per assistere i clienti nel modo più efficace?
La tecnologia svolgerà senza dubbio un ruolo sempre più importante, contribuendo a ottimizzare il lavoro dei private banker e a migliorare l’esperienza dei clienti. Ma i rapporti personali rimangono essenziali. Dato che le persone vivono più a lungo e più in salute, potrebbero aumentare le sfide intergenerazionali.
È fondamentale definire la governance di famiglia, un aspetto di cui mi occupo spesso insieme alle famiglie con cui lavoro. Con l’ausilio degli specialisti di pianificazione patrimoniale si può anche arrivare a elaborare la carta di famiglia, che illustra i valori, i processi decisionali e i meccanismi di risoluzione dei conflitti. Si tratta di un passo significativo, che aiuta ad avviare il dialogo tra i membri della famiglia e a proteggere i rapporti personali e gli attivi.
Inoltre, i private banker non possono più dare per scontato che le generazioni future continueranno a lavorare con la stessa banca che affianca la famiglia da diverse generazioni.
I private banker non possono più dare per scontato che le generazioni future continueranno a lavorare con la stessa banca
In genere le famiglie numerose che coinvolgono le nuove generazioni sono affidate a una coppia di private banker composta da un membro senior e un collega junior, perché siano rappresentati diversi punti di vista. Inoltre, spesso gli esponenti più giovani della famiglia vogliono incontrare i loro omologhi in un contesto che promuova lo spirito di comunità. Pertanto, incoraggiamo e agevoliamo il networking per aiutarli a formare legami, condividere preoccupazioni, esperienze e idee e perfino generare opportunità d’affari. Le nuove generazioni si riconoscono nella nostra storia e nel nostro DNA imprenditoriale, perché siamo “famiglie che lavorano per le famiglie” o “imprenditori che lavorano per gli imprenditori”, creando una comunità.
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Quali sono i prodotti o i servizi finanziari più promettenti e innovativi che a suo avviso acquisteranno importanza nel settore del private banking nei prossimi anni?
Tornando agli investimenti sostenibili, credo che continueranno a sorgere opportunità d’investimento e meccanismi di finanziamento interessanti e innovativi. La finanza può svolgere un ruolo fondamentale per fare fronte ai cambiamenti climatici e demografici, perché per gestire queste transizioni sono necessari grandi investimenti e può essere molto complicato raccogliere capitali sui mercati quotati, motivo per cui si ricorre alla cosiddetta “finanza intelligente”.
Inoltre, l’intelligenza artificiale sarà protagonista di una rivoluzione epocale sotto tanti punti di vista, alcuni già evidenti, altri più difficili da prevedere.
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