Una leadership etica per le aziende: guidare la transizione

Una leadership etica per le aziende: guidare la transizione

Articolo pubblicato su rethinkeverything.ilsole24ore.com in collaborazione con Il Sole 24 Ore

Il profitto, ma anche la responsabilità: non solo verso gli azionisti, ma anche nei confronti di tutti gli altri stakeholder, dai dipendenti ai fornitori, dai clienti alle comunità locali, fino ad abbracciare l’ecosistema, il clima, la salute del Pianeta. Ed accompagnare le imprese nella loro transizione verso la sostenibilità è il compito che si è data NATIVA, che si definisce “una Regenerative Design Company, che supporta le aziende in una radicale evoluzione del proprio business, accelerandone la transizione verso modelli economici rigenerativi”1.

Fondata nel 2012 da due imprenditori, Eric Ezechieli e Paolo Di Cesare, oggi NATIVA lavora con aziende di diverse dimensioni e settori, come Intesa Sanpaolo, OVS, Danone, Scarpa e tante altre. Le tipologie di progettualità sono diverse, ma comportano spesso cambiamenti concreti e sostanziali all’interno delle aziende.

Leggi anche (in inglese): Being a sustainable company means being a responsible company

Qualche esempio? Modificare i processi di “governo” interno, includendo gli stakeholder nelle decisioni aziendali e aumentando la trasparenza; migliorare la resilienza ai cambiamenti climatici, lavorando per ridurre progressivamente l’utilizzo dei combustibili fossili in favore delle energie rinnovabili; coinvolgere la catena dei fornitori negli obiettivi di sostenibilità; applicare l’economia circolare già nella progettazione dei prodotti, trasformando i rifiuti in risorse; e ricorrere, anche, a strumenti finanziari innovativi che possano sostenere questa evoluzione. Andando anche oltre la semplice compliance e i requisiti di legge.

Nel 2022 NATIVA ha lanciato CO2alizione, un’iniziativa portata avanti con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile per sostenere la transizione delle aziende verso la neutralità climatica. Una novantina di aziende italiane si sono già impegnate a modificare il proprio statuto, aggiungendo un impegno formale in questo senso

Non a caso, negli ultimi anni NATIVA- che dal 2016 è una società benefit2, status giuridico che esplicita l’impegno a generare valore per la società e l’ambiente oltre a creare utili – supporta le istituzioni finanziarie (istituti di credito, società di gestione del risparmio, etc.) nell’ampliamento della propria offerta di prodotti che integrano al loro interno aspetti ambientali e sociali, i cosiddetti criteri ESG (Environmental, Social, Governance). E affianca anche le aziende nell’accesso a questo tipo di prodotti: nel 2022 ha contribuito all’emissione di Sustainability-linked Bond – ovvero obbligazioni con tasso cedolare legato alle performance di sostenibilità dell’emittente – per un valore complessivo di oltre 334 milioni di euro3, aiutando le imprese a individuare obiettivi di sostenibilità, consentendogli così di avviare programmi per misurare e migliorare le proprie performance su questo terreno.

Nel 2022 NATIVA ha lanciato CO2alizione4, un’iniziativa portata avanti con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile per sostenere la transizione delle aziende verso la neutralità climatica. Una novantina di aziende italiane si sono già impegnate a modificare il proprio statuto, aggiungendo un impegno formale in questo senso.

Come si evita il rischio che la “conversione” alla sostenibilità delle aziende, chiesta a gran voce anche dai consumatori, possa celare fenomeni di greenwashing? Per NATIVA conta l’approccio scientifico, “misurando in profondità quali sono le attività virtuose e le aree di miglioramento”

Ma come si evita il rischio che la “conversione” alla sostenibilità delle aziende, chiesta a gran voce anche dai consumatori, possa celare fenomeni di greenwashing? Per NATIVA conta l’approccio scientifico, “misurando in profondità quali sono le attività virtuose e le aree di miglioramento, evitando claim non veri e iniziando un percorso di continuo miglioramento, nella consapevolezza che la transizione verso la sostenibilità sarà lunga, che ci saranno settori complessi che andranno stimolati e aiutati, ma anche aziende che saranno un po’ più avanti e da cui le altre potranno prendere esempio”.

 

L’importanza di una transizione equa

Il lavoro che sta facendo da ormai oltre un decennio NATIVA è in sintonia con l’impegno globale a favore di una transizione ambientale e sociale, verde e partecipativa, che vede le aziende chiamate ad assumere un ruolo chiave. Un rapporto diffuso alla fine del 2022 dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO)5 indica che sempre più imprese stanno adottando misure per ridurre le emissioni di carbonio, in risposta alla scarsità delle risorse, ai disastri naturali più frequenti e alle richieste dei consumatori.

Leggi anche (in inglese): How can AI speed up the decarbonisation of business?

Il rapporto identifica diverse ragioni che spingono le imprese verso un’impronta ecologica più sostenibile, tra cui la legislazione sui trasporti e l’uso sostenibile delle risorse, le norme sugli acquisti verdi, l’organizzazione del lavoro, il telelavoro e i modelli aziendali sostenibili. Secondo l’ILO, la volontà degli imprenditori e le aspettative dei lavoratori riguardo a un ambiente di lavoro sano sono fondamentali per favorire la transizione ecologica delle imprese. Un’indagine condotta dall’Eurobarometro nel 2021 dice che nove imprese su 10 hanno dichiarato di aver intrapreso azioni per sostenere la transizione verde (con una percentuale che varia dal 99% in Norvegia al 58% in Albania).6

Anche nei paesi a reddito medio-basso extra-europei, sempre secondo lo studio ILO, la maggior parte delle imprese sta adottando misure per sostenere la transizione ecologica. Le imprese di grandi dimensioni sono più propense ad adottare misure per l’utilizzo efficiente delle risorse e per offrire prodotti e servizi ecologici, grazie all’accesso facilitato alla tecnologia verde e agli obblighi di legge più vincolanti. Ma molte micro, piccole e medie imprese stanno attuando risparmi energetici, gestione efficiente dei rifiuti e utilizzo efficiente delle risorse. Esistono ancora, però, diversi ostacoli da affrontare. Le imprese multinazionali si confrontano con l’incertezza delle politiche climatiche da parte dei governi, la limitata disponibilità di tecnologie verdi e i dubbi riguardanti il ritorno sugli investimenti. Le piccole e medie imprese affrontano problemi di accesso limitato a finanziamenti e competenze, mancanza di informazioni e conoscenze sull’innovazione, e anche incoerenze nell’applicazione delle normative.

C’è un’attesa crescente tra investitori e stakeholder, e anche tra i regolatori, perché le aziende giochino un ruolo più responsabile, accelerando la transizione anche grazie a un’innovativa cornice legale fatta di idee e strumenti nuovi

Transformational governance

C’è un’attesa crescente tra investitori e stakeholder, e anche tra i regolatori, perché le aziende giochino un ruolo più responsabile, accelerando la transizione anche grazie a un’innovativa cornice legale fatta di idee e strumenti nuovi. Va in questo senso l’iniziativa cosiddetta “Transformational Governance” lanciata dal Global Compact dell’ONU7, il patto non vincolante nato per incoraggiare le imprese di tutto il mondo ad adottare politiche sostenibili, a cui aderiscono oggi circa 17.000 aziende.

Al mondo del business si chiede di promuovere una vera e propria leadership etica, adottando concretamente scelte sostenibili per costruire una relazione di fiducia tra istituzioni pubbliche e private, e al tempo stesso tra queste ultime e la società civile

Al mondo del business si chiede di promuovere una vera e propria leadership etica, adottando concretamente scelte sostenibili per costruire una relazione di fiducia tra istituzioni pubbliche e private, e al tempo stesso tra queste ultime e la società civile, attuando così il cambiamento di cui il Pianeta ha bisogno. Una governance sostenibile, insomma, viene considerata la premessa, attraverso l’impiego di strumenti di gestione aziendale, di un cambiamento effettivo negli orientamenti di un’impresa. Noi di Lombard Odier siamo convinti che la sostenibilità stia cambiando profondamente il profilo di rischio e di rendimento degli investimenti nei mercati finanziari. Crediamo che l’economia globale stia muovendo verso un modello circolare, snello, inclusivo e pulito: l’economia CLIC®.

Il cambiamento sarà profondo e avverrà in tante aree produttive: nell’energia, nel settore dei materiali, nell’agricoltura, nell’alimentazione e nell’uso del suolo. La nostra filosofia è quella Rethink everything®, ripensare tutto. Le aziende che sapranno cogliere la sfida, cavalcare la transizione come un’onda, saranno anche capaci di far evolvere il proprio business.

La nostra specialità è proprio quella di individuare le aziende che offrono le soluzioni di sostenibilità per il futuro, che hanno la visione giusta per adattarsi alla nuova economia CLIC®, e guidarle sulla strada degli investimenti sostenibili, per generare una crescita che non comprometta il Pianeta.

 

NATIVA | Embrace Radicality and Evolution Will Flow (nativalab.com)
Nativa — Società Benefit (Benefit Corporation), a legal status for the companies of the future (nativalab.com)
2022_Annual_report.pdf (intesasanpaolo.com)
Home — CO2alizione
wcms_874026.pdf (ilo.org)
Écologiser les lieux de travail: Les entreprises ont un rôle clé à jouer dans la transition verte (ilo.org)
Le Pacte mondial des Nations Unies : Proposer des solutions aux défis mondiaux | Nations Unies

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